Rivoluzione in Kirgyzstan, il solo paese dell'Asia centrale ex sovietica che ha tentato la transizione democratica.
E' la terza dall'indipendenza del 1992.
Il paese, povero di risorse ma con un grande potenziale turistico grazie ai magnifici paesaggi montani, produce principalmente frutta e energia idroelettrica, e si divide in due macroregioni, una a maggioranza kirgiza (popolazione nomade molto vicina ai kazaki e ai mongoli), l'altra a maggioranza uzbeka (popolazione turca, come quasi tutte le etnie della regione).
Le tensioni si devono inquadrare in un contesto di ampia corruzione, ritenuta dalla maggior parte dei cittadini la principale responsabile dei problemi di sviluppo del paese.
Ecco alcune mie foto, e alcuni link per trovare informazioni ulteriori sul paese.
condomini sovietici a Osh, nel sud del paese
Un trattore in piazza Ala Too, la piazza centrale della capitale Bishkek
anziana di fronte al palazzo presidenziale, Bishkek
monumento all'indipendenza, Bishkek
incrocio dei pali che reggono una yurta, na tenda dei nomadi centroasiatici
pastori nomadi sulla strada verso il confine cinese
bazaar di Osh, nel sud del paese, a maggioranza uzbeka
taxi collettivo verso il confine tagiko, attraverso le montagne del sud
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/8608708.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/8608870.stm
http://enews.ferghana.ru/article.php?id=2618
https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/kg.html
Apr 8, 2010
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1 comment:
Dal poco che ho letto in giro non mi sembra ci sia molta speranza che le cose cambino in meglio. Pare che siano disorganizzati, e poi 68 morti non è un gran bel biglietto da visita.
Le fotografie sono bellissime come sempre. Noto che le yurte sono strutturalmente molto diverse da quelle che ho visto in Mongolia.
A domani. marco
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