La creazione della zona di pace lungo la costa pacifica della penisola coreana, frutto dell'incontro tra il presidente sudcoreano Roh-Moo Hyun ed il suo omologo del nord Kim Jong-Il, rappresenta un traguardo storico. Supera, per la prima volta in 54 anni, l'armistizio che nel 1953 aveva posto fine alla sanguinosa guerra di Corea.
Tutte le parti in causa nella delicata trattativa diplomatica sono uscite vincenti. Il dittatore della monarchia comunista nordcoreana, Kim Jong Il, è riuscito ad ottenere quegli aiuti in petrolio, cibo e riduzione di sanzioni che forniranno il supporto al regime per sopravvivere, in cambio dello smantellamento delle proprie sovrastimate infrastrutture nucleari. La Corea del sud, con la sua linea pragmatica alle questioni legate al fratello settentrionale, si è assicurata la stabilità e la pacificazione, oltre che un'area di sviluppo speciale dove sfruttare la manovalanza a basso costo del vicino comunista per alimentare la propria crescita produttiva. La Cina, incombente potenza regionale e protettore del regime di Pyongyang, ha premuto perchè si stemperasse la tensione seguita ai test nucleari dello scorso anno, ed in cambio ha ottenuto anch'essa manovalanza a basso costo per la propria produzione ed un vicino alleato sicuramente più gradevole di un eventuale Corea unita democratica nella sfera d'influenza USA.
Anche gli Stati Uniti ne guadagnano: Bush mette a segno una vittoria diplomatica assolutamente necessaria alla scricchiolante causa repubblicana, e potrà vantare di aver portato il regime nordcoreano alla ragione ed allo smantellamennto del suo pericoloso arsenale nucleare, più volte indicato come possibile origine di armi di sterminio di massa in mano a gruppi terroristici.
Quello che però i colloqui e gli accordi hanno tralasciato sono le pressioni per un maggiore rispetto dei diritti umani, prima preoccupazione nella situazione del paese isolazionista. Mentre questi accordi cercano di neutralizzare la minaccia internazionale rappresentata dalla Corea comunista, sull'altare sacrificale alla causa sono stati messi gli incolpevoli cittadini, già provati da anni di carestie e di alienante dittatura. Per la comunità internazionale evidentemente la migliore soluzione contro i gravi crimini perpetrati dal regime contro i propri cittadini, non ultima l'assoluta mistificazione della realtà, è soltanto il temporeggiare.
LINK: http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7030018.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7026759.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7029819.stm
Oct 10, 2007
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