E' arrivata l'attesa repressione.
Disarmati monaci e comuni cittadini di uno degli stati più poveri dell'Asia sono stati picchiati e arrestati mentre chiedevano al tiranno di dargli la possibilità di continuare a vivere seppur negli stenti e nelle difficolta.
Quella in Birmania non è una protesta ideologica: non sono i Khmer rouge o i maoisti nepalesi che stanno cercando di opporsi ad un governo aguzzino nel nome di astratti ideali, ma comuni cittadini, impegnati con tutte le proprie forze nella lotta per la quotidiana sopravvivenza.
Quello che chiedono è che il prezzo della benzina possa tornare nella norma, così che la maggior parte della popolazione possa tornare a permettersi una corsa in autobus.
Il sangue sparso sull'asfalto delle strade di Rangoon è la vittoria della crudeltà umana, senza maschere ideologiche che possano ipnotizzare l'osservatore distratto.
Sep 28, 2007
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