Mentre prosegue la repressione delle proteste tibetane in Cina, la comunita' tibetana a Dharamshala si riunisce per una nuova serie di manifestazioni per attrarre l'attenzione del mondo sul problema della propria patria. Oltre ai cortei pacifici che percorrono in continuazione le strade della cittadina nonostante l'indifferenza degli indiani che continuano a guidare a tutta velocita' nelle strette stradine del paese, strombazzando i clacson per avere strada libera, ieri si e' tenuta la marcia notturna di preghiera a lume di candela, che ha attraversato la foresta che circonda la residenza del Dalai Lama per poi terminare nel cortile del monastero, dove si e' tenuto un comizio di vari leader dissidenti in esilio. La marcia e' stata scandita da continui mantra, le ripetitive preghiere rituali buddhiste. Non credo che in un'ottica di geopolitica internazionale queste manifestazioni possano sortire alcun effetto, ma per una sera chi era presente, trascinato dal commovente entusiasmo, si e' sentito piu' vicino alla soluzione della crisi. Auguro di cuore un futuro meno incerto e doloroso a queste persone.
In questo progetto intendo dare evidenza a notizie di cronaca estera che, indipendentemente dall'attenzione che possono o meno avere dai media italiani, sono spunti di riflessione e comprensione a più ampio respiro dei contesti dove si sviluppano. L'idea è di stimolare la lettura critica ed informata, sempre più minacciata dalla spettacolarizzazione delle notizie e dalla mancanza di curiosità, e di creare uno spazio che sia insieme di dibattito ed informazione.