Nov 6, 2007

Dittature ed estremismi: terrorismo in Azerbaijan

I servizi di sicurezza dell'Azerbaijan hanno dichiarato di aver sventato una serie di attentati programmati da un gruppo estremista islamico ed arrestato l'ex ufficiale dell'esercito a capo della cellula estremista.
In Azerbaijian l'estremismo è sempre stato poco presente, e si è limitato al nord est del paese, nella regione abitata da lesghini, vicina geograficamente e culturalmente al Daghestan ed alla Cecenia.
In Azerbaijan non si sono mai verificati attacchi terroristici, e la popolazine, musulmana sciita come il vicino Iran, ha ereditato dagli anni dell'Unione Sovietica una mentalità molto laica, ancora più che in Turchia.
L'islam in Azerbaijan è ben lontano dalla purezza, e viene influenzato da credenze preislamiche zoroastriane,e e sciamaniche, come nel caso del pellegrinaggio alla vetta del Besh Barmaq, la montagna dalle 5 dita, dove si incontrano donne che per pochi manat compiono benedizioni con pietre, archi di roccia o bottiglie di coca cola, e dove asceti vivono di meditazione e carità sulle vette del monte.




Il fondamentalismo fa proseliti tra i rifugiati della guerra del Karabakh, e in generale tra i poveri in una nazione che diverrà a breve una delle prime produttrici di petrolio al mondo, ricca anche di gas naturale, e con una strategica posizione sulle rive occidentali del Caspio.
Il problema quindi è legato alla disparità di condizioni, all'aumento della diseguaglianza in un paese che ha conosciuto il comunismo, ed all'autocrazia che causa tutto questo.
Il governo di Baku è di fatto un feudo familiare della famiglia Alijev, che tollera poco o nessun dissenso, reprimendo proteste dell'opposizione ed uccidendo o incarcerando giornalisti.
Sia l'Europa sia gli USA hanno interesse a mantenere la stabilità in Azerbaijan, quindi appoggiano di fatto il governo autocratico di Ilham Alijev, senza premere a sufficienza per una reale apertura alla democrazia ed al rispetto dei diritti civili nel paese.
Quando il primo kamikaze si sarà fatto esplodere a Baku sarà troppo tardi per bloccare la deriva totalitaria sul Caspio. E come capita spesso, le conseguenze si faranno sentire direttamente anche nella nostra Europa occidentale, ignara del rischio.
Da Baku parte il principale oleodotto che rifornisce di petrolio l'Europa, passando per georgia e Turchia; e l'Azerbaijan diventerebbe lo stato più vicino alle frontiere dell'UE ad avere un problema interno con il terrorismo islamico.

LINK:

http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/6247776.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/from_our_own_correspondent/6218368.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7067945.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/1595228.stm

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