Choi Won-ho è sicuramente coraggioso: questo imprenditore sudcoreano, che gestisce una catena di fast food che sservono pollo fritto nel suo paese, sta per aprire il primo fast food nella confinante repubblica democratica popolare di Corea, ovvero la Corea del Nord.
Eh si, i segni della globalizzazione si fanno sentire anche al di sopra del 38 mo parallelo: l'élite urbana di Pyongyang, con sempre maggiore disponibilità di denaro da spendere, frutto delle pur caute aperture del paese al libero mercato, è un cliente tale da giustificare la complicata azione commerciale.
Durante gli ultimi giorni di ottobre il primo ministro nordcoreano si è recato in visita al Vietnam: ha goduto di eccezionale ospitalità, si è potuto dilungare nell'osservazione ravvicinata di aree portuali, miniere, fabbriche del paese del sud est asiatico, che per chi non lo sapesse sta facendo registrare i più alti tassi di crescita economica al mondo, supportati da grande stabilità politica: l'esempio perfetto di convivenza tra due sistemi, quello politico comunista con quello economico capitalista, strada che la Cina ha percorso per prima.
Questa visita, interessante e fruttuosa per enttrambe le parti, potrebbe addirittura portare alla visita di Kim Jong-Il in persona, se verranno risolti i problemi legati alla paura di volare del leader nordcoreano: da Pyongyang ad Hanoi sono infatti 70 ore di treno, attraversando l'intera Cina.
Forse l'inevitabile apertura al mondo dell'ultimo regime comunista al mondo non verrà procastinata ancora a lungo, e i beneficiari di questo fortunatamente non possono che essere in primo luogo i provati cittadini nordcoreani: questa apertura potrebbe avere il gusto, tra l'altro, di pollo fritto.
LINK: http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7068188.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7074704.stm
Nov 6, 2007
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